Si conclude oggi a Imperia con una esercitazione l’ultimo dei percorsi formativi previsti dal Progetto Neptune Terza edizione, realizzato da Legambiente con il Dipartimento della protezione civile e dedicato alla formazione del volontariato organizzato di protezione civile e del personale delle amministrazioni locali sulle attività di pulizia delle coste in caso di inquinamento da idrocarburi.
Neptune nacque a seguito del naufragio della nave Costa Concordia presso l’Isola del Giglio, il 13 gennaio 2012, proprio per potenziare la risposta dei territori nella attività di salvaguardia del mare e tutela dell’ecosistema costiero.
Al percorso formativo e all’esercitazione hanno partecipato circa cento volontari: 70 appartenenti a organizzazioni nazionali con sezioni in località costiere e 30 provenienti da organizzazioni iscritte nell’elenco territoriale della Regione Liguria.
La simulazione di intervento a terra è infatti stata realizzata nel contesto più ampio dell’esercitazione, organizzata per l’Italia dal Ministero per la transizione ecologica, RAMOGEPol “U Portu” 2022, che, nell’ambito dell’accordo trilaterale tra Italia, Francia e Principato di Monaco prevede la simulazione di un incidente in mare e delle relative operazioni di soccorso con il coinvolgimento di mezzi aerei e navali dei tre Paesi partner dell’accordo. L’esercitazione a terra è organizzata col coinvolgimento del Comune di Imperia, della Prefettura di Imperia e della Regione Liguria.