La pandemia non ferma la mano degli ecocriminali. Legambiente denuncia i delitti contro l’ambiente con Ecomafia 2021: le storie e i numeri della criminalità ambientale.
Nel 2020, anno nero segnato dalla pandemia Covid-19, l’Ecomafia non conosce lockdown e pause, né risparmia l’ambiente. A fotografare la situazione è il nuovo rapporto Ecomafia 2021, realizzato da Legambiente con il sostegno di Cobat e Novamont e edito da Edizioni Ambiente. Nel 2020, nonostante la flessione dei controlli effettuati (-17%) i reati ambientali toccano quota 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di 4 ogni ora. Cresce l’impatto nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (46,6% del totale) e aumentano sia le persone denunciate (+12%) che gli arresti (+14,2%).
Codice rosso per boschi e fauna. 4.233 i reati relativi agli incendi boschivi (+8,1%). 8.193 quelli contro gli animali, poco meno di uno ogni ora. Illeciti in calo ma più arresti (+15,2%) nel ciclo dei rifiuti e più persone denunciate in quello del cemento (+23,1%).
Anteprima dei dati di Ecomafia 2021 nel nostro >> comunicato stampa
Il Rapporto Ecomafia 2021 si può acquistare nelle migliori librerie, nei principali bookstore online, o direttamente sul sito shop.edizioniambiente.it
Legambiente è da sempre in prima linea contro le mafie che distruggono l’ambiente. Denunce, dossier, testimonianze. Tra il 2020 e il 2021 gli avvocati dei Centri di Azione giuridica sono stati impegnati in 40 procedimenti penali di particolare gravità dove l’associazione ambientalista si è costituita parte civile e 40 cause di grande rilievo, tra ricorsi ai Tar e al Consiglio di Stato. |
La presentazione di Ecomafia 2021 è stata trasmessa in diretta sul canale YouTube di Legambiente
Per approfondimenti sulle attività della criminalità ambientale in Italia www.noecomafia.it